La verità sta fra la stima di Tenerone e quella dei bocconiani (a proposito, lo sanno costoro che i figli dei mafiosi vanno a imparare l'economia e il fisco nel "prestigioso" ateneo milanese? non solo i mafiosi italiani, ma quelli russi, jugoslavi, rumeni, polacchi, greci, spagnoli etcetera): la mafia si ciuccia il 50% dei finanziamenti. Solo perchè il resto sono fondi di "gestione": per ricevere i finanziamenti le strutture da finanziare debbono pur stare in piedi!
Per quanto riguarda il PIL, dipende da come si intende la notizia. Il PIL del meridione è all'80% legato ad attività criminali o delle quali sono titolari appartenenti o fiancheggiatori della criminalità. Il -16% del PIL pro-capite significherà dunque (dal momento che gli affari vanno benissimo) che si è verificato uno spostamento verso il sommerso (che la BDI mica conosce, nè indaga più di tanto, per non allarmare il popolino) dell'ecomomia.
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